martedì 24 marzo 2015

L'ordine nel caos.

Si è fatto un gran parlare di The Order: 1886 negli ultimi tempi. Atteso come l'esclusiva della svolta per PS4 per molti si è rivelata una delusione cocente. Il gioco non è come ci si aspettava, non dura niente, è troppo facile, non vale 70 euro, sono alcune delle critiche che ho sentito. Questo è il tipico gioco di cui mi piace parlare, perchè il media videoludico è ormai diventato troppo mainstream e spesso quando una nuova IP tenta di tornare a far valere delle caratteristiche che in passato erano comunemente apprezzate, questa viene accusata di avere un sacco di difetti e di avere un pessimo game design alle spalle. Ho parlato con molti che lo hanno giocato e una delle critiche più frequenti è stata che non vale i soldi del biglietto. Io non spendo mai più di 20-30 euro per un gioco al day one, sfruttando varie offerte, quindi evito di farmi il sangue amaro togliendo il prezzo pagato dalla valutazione del gioco in sè, cosa che andrebbe fatta sempre a prescindere. Vediamo di parlarne più chiaramente.

Il gioco si presenta subito nei primi 30 minuti per quello che è veramente, e che già era intuibile dagli innumerevoli filmati rilasciati in precedenza: un film interattivo dalla grafica realistica, con fasi di shooting in terza persona. Ebbene si. L'errore degli sviluppatori a mio parere è stato proprio quello di presentare il gioco semplicemente come sparatutto in terza persona. Dopo averlo giocato e finito, posso dire con tranquillità che questo gioco è un'esperienza interattiva unica che mescola fasi in stile giochi di David Cage, come Heavy Rain o Beyond: Two Souls per intenderci, a fasi di shooting alla Gears of War.

Tutto ruota attorno alla trama, il gioco è molto story driven e spinge il giocatore in un susseguirsi di situazioni alternando momenti di tranquillità a sparatorie caciarone. Il ritmo probabilmente non è dei migliori, poichè spesso dopo una bella sparatoria, ci troviamo ad assistere a filmati di lunghezza ragguardevole. Il sistema di coperture e di mira però fa il suo dovere a mio parere in modo perfetto, non avendo avuto io alcun problema ad adattarmi al sistema e alle armi spesso molto belle e dagli effetti speciali davvero ben realizzati, per quanto non numerose. Ho sentito alcuni lamentarsi anche delle fasi di shooting ma secondo me sono la parte meglio realizzata, restituendo un bel feeling e scorrendo via che è un piacere, anzi forse troppo in fretta.

Il mio consiglio è di giocare da subito in modalità difficile poichè non è per niente proibitiva e vi farà godere il gioco più a lungo permettendovi di entrare nel dettaglio del sistema di combattimento progettato dai designer. Sarà vitale infatti, raccogliere le armi dai nemici caduti, sfruttare granate fumogene ed esplosive, essere in grado di scegliere la copertura giusta ed effettuare le schivate con tempismo, intervenendo a colpi di cazzotti ravvicinati sui nemici quando necessario per eliminare in fretta una minaccia.

Le fasi da film interattivo si riducono invece ai soliti quick time event, cioè pulsanti da premere con tempismo in determinate situazioni. In altre circostanze ci troveremo invece ad esplorare una zona esaminando gli oggetti. Questo rivela un'altro difetto del gioco sempre collegato ai tempi e al ritmo.
Spesso infatti gli sviluppatori hanno bloccato la possibilità di correre o di muoversi più velocemente perchè probabilmente pensavano di enfatizzare quei momenti, quando invece secondo me hanno ottenuto l'effetto contrario poichè il giocatore vorrebbe esplorare un pò meglio le zone, così ben realizzate, ma essendo legato da una camminata lentissima rende queste esplorazioni di piccoli spazi esageratamente lunghe e tediose.

Veniamo quindi al punto forte, il comparto tecnico. Graficamente è quanto di meglio si possa trovare su console, per quanto le bande nere possano far storcere il naso. I modelli dei personaggi sono realizzati egregiamente, sia quelli principali che quelli secondari, le animazioni sono realistiche e soprattuto il design degli ambienti e conseguente ricostruzione è spesso da bocca aperta e applausi. L'atmosfera che si respira è fantastica e in alcune sezioni riesce addirittura a far sentire aria di horror pur non essendolo affatto. Gli scenari e le zone di Londra, dal cielo ai bassifondi, che ci troveremo ad esplorare sono varie e piene di dettagli per immergere perfettamente il giocatore in quell'epoca e nelle vicende raccontate.

Le scelte di game design implementate sono effettivamente figlie di una doppia identità che gli sviluppatori hanno voluto dare alla loro opera, risultando però penalizzanti e pessime per alcuni e riuscite e sensate per altri. Un miglior bilanciamento delle situazioni e una scelta più oculata delle limitazioni avrebbero reso il gioco molto più godibile dal mio punto di vista.

La trama intrigante e misteriosa poi è solo l'incipit, l'inizio di questa nuova saga, nonostante il gioco voglia essere in qualche modo autoconclusivo, di questioni aperte ne rimarranno a pacchi, cosa che a me non è dispiaciuta, poichè non vedo l'ora di vedere un sequel dove tutti i difetti saranno limati via e rimarranno solo le cose positive e piacevoli della struttura con magari qualche aggiunta azzeccata, si spera.

Il gioco è effettivamente poco longevo anche alla massima difficoltà e non è molto rigiocabile, ma per come è stato realizzato una longevità maggiore avrebbe forse solo fatto del male alla produzione. Meglio goderselo come film interattivo in testa fin dall'inizio per non avere rimpianti e magari rimanerne sorpresi. E se proprio vogliamo parlare del valore del pacchetto, al netto dei pregi e difetti che ho descritto, aspettate di trovarlo sui 30 euro o meno fra qualche mese e immergetevi in un gioco narrativo che vale davvero, come non se ne vedevano da tempo e di cui ce ne vorrebbero molti di più. L'Ordine vi aspetta.

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