mercoledì 22 luglio 2015

Bentornati a Gotham!

Ho completato da poco l'ultima avventura del crociato incappucciato. Per esprimere quanto io abbia apprezzato questo gioco forse basterebbe dire che da quando ho iniziato a giocarci quasi un mese fa la batmania è tornata prepotente in me e immagino anche a molti altri. Ho scoperto nuove saghe del fumetto che ancora non avevo letto, ho recuperato collezionabili che avevo ignorato ecc. Ma più importante di tutto: sono stato Batman. Come la campagna pubblicitaria non ha mai mancato di ricordare ad ogni occasione: Be the Batman - Tu sei Batman. E allora parliamo di questo ultimo capitolo e un pò più in generale di tutta la saga Arkham che secondo me è una delle rappresentazioni migliori dell'universo fumettistico del pipistrello o sicuramente una delle mie preferite. Cercherò di fare zero spoiler per quanto gli sviluppatori abbiano inserito delle chicche geniali che andrebbero urlate ai quattro venti. Benvenuti a Gotham.

Per chi di voi ha già giocato questo gioco o i precedenti molto di quel che dirò sarà ovviamente familiare. Vorrei far capire però a chi magari non è un fan del personaggio oppure a chi non ha molto apprezzato i giochi precedenti per motivi vari di provare a rivalutare la loro opinione sulla base di quanto leggerete fra poco.

Quando iniziai Arkham Asylum era una calda giornata di fine agosto, il giorno stesso dell'uscita. Rimasi folgorato dalla qualità del gioco. Non tanto per la grafica, le animazioni ecc. che erano comunque di alto livello, ma più che altro quello che mi colpì fu la cinematograficità e la fortissima presa narrativa dell'opera, ovviamente resi possibili anche dall'aspetto tecnico più che eccellente.


La saga sin dagli esordi è stata acclamata per essere la trasposizione videoludica migliore mai fatta per un personaggio dei fumetti. L'aria che si respira è quella oscura e malsana infarcita di follia che solo rari giochi psicologici sanno trasmettere. Merito ovviamente del cast di nemici che Batman ha sempre vantato, trasposto in una veste che dava loro il meglio di sè. I dialoghi, le situazioni, le location. Tutto in questa saga a partire dal famoso manicomio di Arkham del primo capitolo trasudano storia. Una storia che scopriamo man mano che giochiamo ed esploriamo questo universo ricostruito con fedeltà e dedizione sia nei personaggi che nei frequenti colpi di scena.

Il gioco inoltre ha vantato da subito un combat system che è stato poi più volte scopiazzato per quanto si sia subito rivelato come uno dei migliori mai creati. Nei vari seguiti questo non ha fatto altro che essere limato e ampliato con ancora più possibilità e gadget da usare. Oltre ai combattimenti l'altra parte forte è il level design e l'esplorazione. Per quanto inizialmente si sia costretti a girare per gli angusti spazi del manicomio questo non influisce sull'esperienza ma anzi funge da perfetto antipasto per tutto quello che sarebbe poi venuto nei capitoli successivi. Planare per la città o come nell'ultimo uscito poter guidare direttamente la famosa Batmobile.

Sia ben chiaro, questi giochi non sono privi di difetti e ognuno di loro ha i suoi pro e i suoi contro, ma con l'uscita dei nuovi capitoli tutte le rifiniture sono state apportate con maestria, creando un quadro incredibile di giocabilità e coinvolgimento narrativo. Ogni biografia, descrizione oppure i moltissimi oggetti e edifici posizionati, sono lì per raccontare qualcosa riguardante l'universo fumettistico.


Dopo gli eventi di Arkham City, Gotham si trova nuovamente sotto minaccia. Stavolta il cavaliere oscuro dovrà affrontare i suoi timori e le sue paure resistendo alla follia crescente che si è insinuata in lui in seguito al finale del precedente capitolo, mentre ripulisce la città per l'ennesima volta dai suoi instancabili nemici e tenta di fermarne uno nuovo, creato apposta per l'occasione, il misterioso individuo che dà il sottotitolo al gioco: il Cavaliere di Arkham.

Finalmente Gotham è completamente esplorabile, possiamo svolazzare nei cieli ma soprattutto, novità assoluta, guidare la Batmobile che per le straordinarie circostanze è stata dotata di una modalità di combattimento che la trasforma, con la semplice pressione di un tasto, in quello che è a tutti gli effetti un agile carro armato in grado di sparare colpi stordenti e dare la scossa agli individui a piedi, nel pieno dell'etica di non uccidere di Batman, o di ricorrere invece a veri e propri missili ed esplosivi contro l'esercito di droni radiocomandati senza passeggero della milizia che ha invaso la città. 


Inoltre la Batmobile è fluidamente integrata nel gameplay permettendo di richiamarla al volo in qualsiasi momento e qualsiasi cosa si stia facendo, entrare percorre qualche metro e poi farsi lanciare fuori a tutta velocità per raggiungere anche i tetti più lontani, creando così situazioni spettacolari.

La modalità detective, la visione tattica che permette a Batman di ascoltare le conversazioni a distanza e di vedere attraverso le pareti, torna in gran forma e più utile che mai consentendo di interpretare il vigilante al meglio mentre pattuglia Gotham dall'alto dei suoi tetti ai vicoli più bui.

Inoltre tutti i gadget e le tecniche sono disponibili, sbloccabili o potenziabili ed è proprio questa sensazione di avere a disposizione tutto quel che Batman userebbe che restituisce un altissimo grado di immedesimazione. Le possibilità di azione sono molte ma sta ai giocatori decidere l'approccio che preferiscono. Usare la macchina e la forza bruta oppure preparare il terreno con qualche gadget di disturbo e poi agire nell'ombra silenziosamente? 

Questa dualità che ha caratterizzato in modo più netto i precedenti capitoli qui è più fumosa poichè è si presente ma spinge molto di più sulla novità della Batmobile con il risultato che spesso si ha la sensazione che molte situazioni siano state create proprio attorno all'utilizzo di questa. Dopo tre capitoli effettivamente questa novità è ben accetta ma alcuni potrebbero storcere il naso per l'utilizzo preponderante della macchina in certe occasioni.

 

Dopo Arkham Origins , capitolo che ho adorato per come racconta e rappresenta le prime avventure e i primi incontri con personaggi storici  e per le sue boss battle, molti si aspettavano altrettano in Arkham Knight. Beh non è proprio così, i boss da sconfiggere ci sono e alcune battaglie sono meglio di altre, ma in questo capitolo non si è spinto molto su questo punto cercando piuttosto di rendere la sfida del catturare un criminale la conseguenza di tante piccole sfide precedenti. Infatti per trovare e ingabbiare i supercriminali presenti dovremo portare a termine la missione secondarie corrispettiva ognuna differente e con diversi termini e condizioni. 

Così facendo molte battaglie si risolvono semplicemente con uno scontro veloce o un attacco furtivo alla fine facendo perdere quell'aspetto adrenalinico che gli scontri improvvisi e a volte pesanti con i boss dei precedenti giochi donavano. Nell'insieme però tutto funziona perchè ogni attività permette di entrare sempre di più nella mente dei personaggi e la curiosità di andare avanti è sempre più forte. 

In definitiva si potrebbe quasi dire che le battaglie in questo ultimo Arkham sono più mentali che fisiche. I dialoghi brillanti di molti personaggi non fanno che accentuare certe sensazioni e ragionamenti creando quell'effetto - Tu sei Batman- tanto pubblicizzato. Sei lui e con lui. Vedi e subisci quel che vede lui e fai e senti quel che fai con lui. E in certe occasioni anche i suoi alleati. Spettacolare.


E poi ci sarebbe da parlare di tutte quelle chicche a cui ho accennato nell'intro ma che non voglio spoilerare: citazioni ovunque, sui muri dei palazzi, nei dialoghi che i criminali fanno tra loro, sui cartelloni in giro, riferimenti a saghe dei fumetti di Batman e non, scelte narrative stupende e colpi di scena all'altezza come ci hanno da sempre abituato in questa saga. Per non parlare dei cervellotici enigmi dell'Enigmista che è necessario risolvere tutti stavolta se si vuole affrontare una bella battaglia e vedere il vero finale con tanto di credits che ripercorrono tutta la serie tramite immagini.

Tecnicamente poi è uno dei giochi migliori usciti fino ad ora, sempre fluido su console e con una grafica mozzafiato. Inquadrature, regia, recitazione e doppiaggio rendono tutto ancora migliore.

Forse sarò un pò di parte a questo punto, ma è stata proprio la saga di videogiochi di Arkham a farmi appassionare così tanto a questo personaggio che bene o male tutti conosciamo in qualche modo. Quindi non mi resta che consigliarvi a pieni voti il gioco (e i precedenti) e di sconsigliarvi completamente la versione PC perchè a quanto pare è un disastro per il momento e chi ha recensito negativamente il gioco bocciandolo per i problemi tecnici presenti solo in quella versione è decisamente un criminale.  Costui deve stare attento se passa di notte in un vicolo buio, il pipistrello lo verrà a cercare...


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