venerdì 16 gennaio 2015

Idee fantasmiche.

Spesso accade di avere un'idea che sembra brillante. Sarà successo a tutti. Qualsiasi giocatore un giorno avrà pensato: cavolo che figata sarebbe se facessero un gioco così! Con queste caratteristiche e questa trama!
Ora pensate per un momento di essere un aspirante sviluppatore di videogame, e ogni volta che vi viene un'idea che ritenete buona, anche se al momento per voi irrealizzabile, ve la scriviate.
E infine pensate se, mesi dopo aver scritto quell'idea, qualcuno annunciasse un gioco con caratteristiche davvero simili a quelle da voi pensate. Da una parte ne sareste contenti, dopotutto non siete così male se qualcuno sta realizzando qualcosa che avete pensato, dall'altra avreste un pò di delusione perchè allo sviluppo avreste voluto partecipare anche voi. Questo è quello che mi è successo con un gioco uscito qualche mese fa che ha in parte rappresentato la realizzazione di un sogno e dall'altra la bruciante consapevolezza che poteva essere fatto di meglio.
Sto parlando di Murdered: Soul Suspect e vediamo perchè.


      Il gioco inizia con il botto: il protagonista, un'investigatore privato, durante un'indagine viene ucciso da un misterioso assassino incappucciato che sta seminando morte nella cittadina di Salem. Sembra la fine e invece, come scoprirà a sue spese il nostro uomo, le cose non sono semplici come sembrano nella città delle streghe. Ci troviamo infatti vicino al nostro cadavere con le fattezze di un'anima sperduta, un semplice fantasma che non può raggiungere l'aldilà finchè non avrà risolto le sue questioni in sospeso, scoprendo l'identità del suo assassino e risolvendo il mistero che si cela dietro. 

      L'idea riprende a piene mani da film come Ghost, mettendoti però nei panni di un investigatore fantasma che quindi ha più capacità e consapevolezza nell'agire rispetto a una persona comune. 
      Gli sviluppatori hanno quindi realizzato l'ambiente cittadino di Salem quasi liberamente esplorabile, tramite un utilizzo delle meccaniche da fantasma davvero ottimo. Possiamo infatti attraversare determinati luoghi, entrare nei corpi dei passanti o animali e leggere nei loro pensieri, per cercare di ottenere le informazioni che ci servono o per aiutare qualche anima in cerca di pace.

      Il sistema investigativo è piuttosto semplice, basato sul raccogliere indizi e scegliere poi i più rilevanti. Tutto l’apparato di gameplay è basato sull'esperienza narrativa e quindi nel portare avanti la storia, diventando quasi un film interattivo alla Beyond: Two Souls o Heavy Rain, di Quantic Dream, con la differenza che qui di azione se ne vede poca. Le uniche scene di tensione sono delle sezioni in cui anime perdute ormai diventate demoni cercano di assorbirti e per fronteggiarli bisogna sfruttare le proprie abilità di fantasma per prenderli furtivamente alle spalle e purificarli. Queste fasi sono abbastanza semplici ma allo stesso tempo ansiogene al punto giusto. 

      Per quanto riguarda il lato tecnico del gioco, il comparto sonoro è davvero ottimo nei suoni e nei rumori ma manca purtroppo di una colonna sonora che resti impressa ed è un vero peccato. A tratti però riesce quasi a sembrare un gioco horror. Qualche bug qua e là non manca ma graficamente è più che accettabile anche se niente che non si sia visto in passato. Dove manca dal punto di vista tecnico però, il gioco compensa dal lato artistico con effetti “fantasmici”, come la presenza di altri spiriti o presenze, realizzati molto bene, così come la città di Salem, un po’ piccola ma ben caratterizzata. Il resto delle ambientazioni trasudano fascino e sono veramente ben realizzate, una meglio dell’altra e sono secondo me il punto di forza di tutta l'opera, immergendo il giocatore in un'atmosfera affascinante e unica, con i suoi respiri e i suoi silenzi. 

      Purtroppo però le note dolenti non mancano ed è un peccato per alcuni dettagli come i modelli degli NPC che si ripetono, insieme ai loro pensieri. Alcuni limiti tecnici e un finale che sembra un po' messo giù di corsa senza fare approfondimenti ulteriori. In generale si ha la sensazione che tutta la produzione sia stata vittima di un basso budget o che ad un certo punto abbiano dovuto tirare le somme. Nonostante sia in ogni caso una splendida avventura grafica investigativa in terza persona, con degli investimenti maggiori e una cura pari a quella riservata a progetti come gli ultimi Hitman, Tomb Raider e Deus Ex, tutti quanti pubblicati anch’essi da Square Enix, sarebbe potuto essere un capolavoro vedendo la nascita di una nuova serie di successo. 

      
      Con più varietà, meccaniche più approfondite, più casi secondari, e un sistema di crescita del personaggio ben strutturato, Murdered: Soul Suspect sarebbe stato più simile al gioco che io avevo pensato e progettato ma che ho visto realizzatosi solo in parte. A volte i sogni si avverano ma quando ti svegli ti rendi conto che il sogno, forse, era meglio della realtà.

Nessun commento:

Posta un commento